“Gli dei hanno tagliato la notte in due lune. Le ninfe guardiane delle porte sanno degli immortali che viaggiano attraverso gli infiniti, cercando le ombre e ascoltano Odisseo, nel rischio del tempo, sfidando i tentacoli di Itaca. È sempre presto morire per i mortali…”
Materializzare il vento, renderlo tangibile, udibile come un canto non è un’impresa semplice, eppure (sono gli eppure che spesso fanno la differenza) Pierfranco Bruni con il suo nuovo libro sembra esserci riuscito. Un canto.vento metaforico, mediterraneo che rigenera magicamente e completa con l’incanto dell’immaginazione la storia di Odisseo e le sue dis-avventure. Un esprite de finesse che, applicato ai temi classici, crea un sistema di equilibri di grande forza espressiva. Attraverso un racconto che diventa poesia, Pierfranco Bruni, anticipatore di se stesso, ci presenta la preview di un romanzo.favola che verrà. Un libro intrigante, dominato da una dimensione misteriosa e irrevocabile, simile a quella del sogno, accompagnato da una prefazione di Francesca Londino.