Titolo: L’odore dell’arrivo
Autore: Gianluca Veltri
Anno di uscita: 2021
Pagine: 158
Un romanzo narrato in prima persona, diviso in tre sequenze, che si dipana in più direzioni.
Paesaggi, sentimenti e personaggi si completano in un’unica magica storia e concorrono a riprodurre vicende individuali e collettive, in scala ridotta (la voce dei ricordi, l’humus di una piccola città, un’orma sulla luna) o ingigantite (le atmosfere di un giorno qualunque, una vecchia casa nel bosco). Gianluca Veltri racconta così le risonanze e i rispecchiamenti dell’esistenza, attraverso gli occhi e le parole di un protagonista senza nome, stabilendo uno scambio dialettico tra il presente e l’irrealtà reale del passato. Un libro raffinato in cui la musica assume sempre il ruolo del contenuto, dell’essenza: è il racconto del mondo tra gli echi dell’altopiano silano, è la natura intesa come valore da vivere, è la memoria del tempo, è il diritto di dirci felici, è il rosario dei rimpianti, è l’odore dell’arrivo.
«La tua narrazione – così come la mia, d’altronde – rappresenta un tenero tentativo di tenere in piedi quel matrimonio improbabile, eppure duraturo, fra il Sud pragmatico e aspro in cui siamo cresciuti e il dorato mondo della fantasia». Dalla postfazione di Dario Brunori.
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