Titolo: Uno qualunque
Autore: Alessandro Agnese
Anno di uscita: 2019
Pagine: 115
Un romanzo umano e crudele, estremo e leggero, che affonda come una lama nel terreno scheggiato dell’esistenza.
Alessandro Agnese fa terra bruciata intorno all’individuo e ci costringe a fare i conti con la caducità della vita. Quattro storie, apparentemente slegate una dall’altra, che si compiono e s’incastrano nei deserti dell’anima in cui si rimane inghiottiti senza nessuna via di scampo. Quattro anonimi protagonisti-narratori, cittadini della stessa indefinita città-mondo, che attraversano quella sottile linea d’ombra che fa da confine tra la normalità e la follia. Due costanti ricorrenti sono Amerigo, personaggio dalla natura contrastante e tormentata che mostra la forza e la fragilità del male, e la morte, metafora della transizione tra i vari stadi della coscienza, mistero e incubo palpabile da cui l’uomo tenta invano di scappare.
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